Houaphan è una delle provincie più remote del Laos, isolata nel nordest del paese. Non sono molti i turisti che attraversano qui il confine con il Vietnam, preferendo passare più a nord sulla strada che da Dien Bien Phu porta a Muang Khua e quindi a Luang Prabang. Chi si avventura a Houaphan lo fa per visitare il cuore del Laos rivoluzionario, ossia le grotte di Vieng Xai raggiungibili dalla capitale provinciale: Sam Neua. In questa parte di Laos non turistica i misteri sono molti, tra cui alcuni legati alla scomparsa della famiglia reale, ma a noi ne interessa uno in particolare, vale a dire quello legato al parco archeologico di Hintang.
Molto meno famoso della Piana delle giare, nella non distante Phonsavan, Hintang è un’area archeologica poco studiata che comprende oltre settanta siti dispersi sulle pendici di una remota catena montuosa. Ancora più antichi delle giare di Phonsavan, nonostante queste siano state recentemente retrodatate, i resti di Hintang non sono tutt’oggi stati spiegati dagli archeologi. Oltre mille e cinquecento menhir, più di cento cinquanta grandi dischi in pietra e delle camere sotterranee risalenti all’età del bronzo, questo quello che troverai una volta raggiunta questa area archeologica la cui origine viene ritenuta essere funeraria.
Come arrivare a Hintang
Spostarsi nel nord del Laos non è molto semplice, ancora meno farla in questa zona del paese. Raggiungere il parco archeologico di Hintang può essere un’impresa, nonostante disti poco più di 50km da Sam Neua. Se decidi di fare il percorso in moto dovrai prendere la Route 6 verso Nong Khiaw e svoltare a Ban Phao, dopo circa sei chilometri di strada sconnessa troverai i primi megaliti. Se decidi di usare i mezzi pubblici sappi che il viaggio sarà molto lungo dato che da Ban Phao dovrai proseguire a piedi con un trekking in mezzo alla giungla. In ogni caso fai capire chiaramente capire all’autista del bus che vuoi scendere proprio a Ban Phao.
I siti principali sono due, quello di San Khong Phan è il più accessibile, indicato e raggiungibile su strada. Il secondo è invece Keohintang che troverai nei pressi del villaggio di Ban Tao Hin al termine di una camminata di circa due ore. Per le indicazioni precise ti rimando al sito di un appassionato di questo tipo di luoghi che in un articolo, seppure un po’ datato, ha raccolto tutte le indicazioni possibile per arrivarvi. Esiste anche la possibilità di organizzare un’escursione da Sam Neua, ma quasi certamente ti porterà solo fino a San Khong Phan, in più il settore turistico della provincia di Houaphan non è ancora molto sviluppato.
Lo stato del sito
Nonostante l’importanza archeologica del Laos sia grande, a Tam Pa Ling sono stati scoperti alcuni tra i reperti più antichi di tutto il sudest asiatico, non si può certo dire che il parco archeologico di Hintang sia stato ben conservato. Praticamente l’area è stata studiata solo dai suoi primi scopritori francesi nei primi anni trenta del XX secolo, per poi venire travolta dalla furia del conflitto scatenatosi in Vietnam. Come tutto il Laos confinante con il Vietnam, anche questa zona è stata particolarmente bombardata tanto che ancora oggi il dramma degli ordigni inesplosi è reale, cosa che non ha certo favorito lo studio dei siti di Hintang.
Quest’area archeologica è sempre stata sacra per le popolazioni locali ma oggi non è ben conservata, sia a causa degli agenti atmosferici che per l’incuria dell’uomo. Eppure il suo fascino sta anche nel suo essere del tutto accessibile, senza barriere e biglietti mentre gli abitanti dei villaggi vicini usano la zona per ritrovarsi e fare dei barbecue. Molto probabilmente il parco archeologico di Hintang non rientra tra le principali attrazioni turistiche ma rappresenta il passato di un paese che sta cambiando, dove ricercare le tracce di un tempo quasi mitico, avvolto nel mistero come le cime del nord laotiano lo sono nella foschia del mattino.
La leggenda
Come la Piana delle giare, anche il parco archeologico di Hintang ha la sua leggenda, anche qui popolata da giganti. Nello specifico Ba Hat era un gigante sovrano del popolo dei Kha Yeui, che si scontrò con il regno di Luang Prabang forte di un tamburo, di un punteruolo e di un’ascia donati dagli dei. Dopo alterne vicende decise di costruire una nuova città, chiamandola Kong Phanh. Il re di Luang Prabang per impedirlo decise di dare far sposare il proprio figlio con la figlia di Ba Hat. Questo non piacque ai Kha Yeui che persero la fiducia nel loro sovrano, il progetto venne abbandonato e ciò che oggi ne resta sono i menhir del parco di Hintang.