Viaggio ad Attapeu, nel profondo sud del Laos

attapeu un viaggio nel laos meridionale

Chiunque cerchi in Laos luoghi lontani e avventurosi da scoprire non potrà fare a meno di visitare Attapeu. Questa provincia è tra le meno toccate dal turismo, remotamente situata a sud del Bolaven Plateau. Raggiungibile praticamente solo da Pakse, oppure dalla Cambogia e dal Vietnam, paesi con i quali segna il confine internazionale del Laos. Quasi esclusivamente agricola la provincia di Attapeu è caratterizzata da splendidi scenari naturali e dalle numerose minoranze che la abitano. Viaggiare qui significa, letteralmente, immergersi nella natura più rigogliosa, muovendosi tra cascate e foreste.

Arrivare ad Attapeu

La capitale della provincia, come spesso accade in Laos, è chiamata in vari modi: SamakhiXay, MuangSamakhixai o più semplicemente Attapeu. In ogni caso per via della lussureggiante vegetazione della valle in cui si trova, alla convergenza dei fiumi Se Kong e Se Kaman, è detta anche “villaggio giardino”. Per arrivarvi bisognerà prendere un bus da Pakse (5/6 ore di viaggio), oppure valicare la catena dei Monti Annamiti su di un torpedone proveniente da May Linh, in Vietnam. Per chi proviene dalla Cambogia il punto di partenza per raggiungere Attapeu è la cittadina di StungTreng, sul Mekong.

La storia e la leggenda del nome

Interessante conoscere la leggenda legata al nome Attapeu, che nei dialetti mon-khmer significa “merda di bufalo”. Secondo questa leggenda, i primi Lao Loum arrivati nella zona chiesero agli abitanti locali il nome del luogo in cui si trovavano. Questi risposero indicando, a quanto pare, una pila di sterco che nella loro lingua era chiamato itkapu (ait krapeau nella lingua khmer odierna). Non è chiaro se si trattò di un’incomprensione o di uno scherzo degli abitanti del villaggio, resta il fatto che da quel momento, dopo alcuni aggiustamenti nella pronuncia, quello restò il nome del luogo, chiamato così ancora oggi.

Pur remota in un angolo di Laos, Attapeu è stata al centro di numerose vicende storiche. Un tempo facente parte del Regno di LanXan, la provincia finì sotto il controllo del Siam prima di diventare parte dell’impero coloniale francese. Qui era la base del Fronte di Liberazione Nazionale sorto proprio contro i francesi e sempre di qui durante la Guerra del Vietnam passava il Sentiero di Sihanouk, uno dei rami del più celebre Sentiero di Ho Chi Minh. Il ruolo di Attapeu nel corso della rivoluzione che portò alla nascita dell’attuale Laos, fu tale da farle guadagnare il lusinghiero soprannome di “terra degli eroi”.

Chi fosse interessato può ancora oggi tentare di ripercorrere le orme dei vietcong, oppure visitare la struttura per il lancio dei missili di Pa-am o la zona dove sorgeva la base CIA di Kong My. Si raccomanda comunque di fare estrema attenzione e di utilizzare sempre guide locali, dato che il lascito di ordigni inesplosi dovuto alla Guerra del Vietnam è ancora oggi un grave problema che, insieme al cattivo stato delle strade esistenti, limita la vita e le attività della provincia di Attapeu. Tra le attrazioni più classiche possiamo invece trovare il ThatSaysetthathirath, dove si crede riposino i resti di re Sayasetthathirath, ed il Wat Sakae.

L’ambiente naturale

Il grande motivo che spinge i visitatori ad Attapeu è comunque l’ambiente naturale, dove fare incredibili percorsi di trekking. La provincia ospita due aree protette di grande interesse: Dong Ampham e Xe Pian. Ci sono poi importanti cascate come Tad Saepha, Tad Samongphak, Tad Saeponglaican e Tad Phapong. Possiamo poi citare Nong Fa, il più grande lago del paese situato all’interno di un cratere vulcanico. I fiumi principali (Xekong, Xe Kaman e Xe Xou) sono interconnessi e navigabili, senza dimenticare i numerosi villaggi delle quindici minoranze etniche e la fauna, anche rara, che qui trova un ambiente ideale per sopravvivere.

Dal leopardo maculato all’artigianato tradizionale, dalle feste locali ai delfini di fiume, sono davvero tanti i motivi per raggiungere la lontana Attapeu ed i suoi splendidi paesaggi.

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