Phu Xang Hae: un’area protetta nel Laos più remoto

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Tra i paesi del sudest asiatico, il Laos è probabilmente quello che più si addice agli amanti della natura. Il suo territorio ospita ancora zona incontaminate, alcune delle quali difficilmente accessibili, una vera e propria attrazione per gli amanti di questo genere di viaggi.

Una di queste si trova nel Laos centrale, zona poco visitata dai turisti, non molto distante dalla capitale provinciale Savannakhet. Stiamo parlando dell’area protetta di interesse nazionale chiamata Phu Xang Hae, il cui nome letteralmente significa “montagna dell’elefante selvaggio”. Un nome che è tutto un programma.

L’area protetta Phu Xang Hae

Stabilita nel 1993, la riserva di Phu Xang Hae si allunga da est verso ovest nella parte più settentrionale della provincia di Savannakhet. L’area è nota per la sua ricca biodiversità e la sua importanza nella conservazione della flora e della fauna. Al suo interno vivono diverse specie animali selvatiche tra cui tigri, gibboni, cervi ed alcune decine di elefanti. A Phu Xang Hue gli ambienti naturali sono vari, troverai infatti foreste sempreverdi, foreste miste di latifoglie e foreste diptero carpiche secche. Da segnalare la foresta di Nang Lun con le sue formazione rocciose sacre.

Nonostante il suo essere remota, la zona è infatti abitata dalla minoranza etnica phu thai, presente nel centro e nel sud del Laos. Nei loro villaggi potrai ammirare le loro tradizioni uniche, l’importanza dell’agricoltura nella loro vita ed i vestiti tradizionali finemente lavorati. Tuttavia bisogna segnalare che nell’area di Phu Xang Hae le strutture in cui alloggiare sembrano essere assenti, nonostante l’annuncio delle autorità che la zona si sarebbe presto sviluppata dal punto di vista turistico. L’organizzazione che gestiva i trekking nell’area, ha chiuso i battenti nel 2020.

Come arrivare

Per quanto detto sinora appare chiaro come arrivare a Phu Xang Hae non sia affatto semplice, a partire dal fatto che dista da Savannakhet ben cinque ore di strada. Bisognerà infatti prendere la Strada Nazionale numero 9 e poi procedere su strade sterrate in direzione delle colline di Phu Xang He e Phu Hinho-Katon. Dopo la chiusura della Eco Guide Unit, l’unica possibilità per organizzare trekking nella zona sembra essere quella di rivolgersi al Dipartimento provinciale del turismo, a questo link puoi trovare la sua localizzazione, il sito online sembra non essere funzionante.

Savannakhet è praticamente l’unico modo per arrivare a Phu Xang Hae, l’area è talmente remota che non tutta è visitabile. Soprattutto la sua parte nord, tra Mahaxai e Vilabouri, è delimitata da ripide scarpate che la rendono pressoché impraticabile. Tra Vilabouri a nord e da Xetamouak a sud si può accedere solo nella stagione secca, più semplice l’accesso da nord e da est tramite la strada che corre tra Xepon e Vilabouri. Se pensi di accedere via fiume, l’area è infatti ricca di corsi d’acqua e di cascate, sappi che è possibile solo durante la stagione delle piogge e per brevi tratti.

In definitiva, nel panorama delle riserve naturali del Laos, Phu Xang Hae si caratterizza come una meta per chi cerca l’avventura e la scoperta delle aree più complicate da visitare. Un modo di viaggiare che in Laos regala ancora grandi emozioni, a patto di saper affrontare le difficoltà.

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