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Non hai mai sentito parlare del pescaturismo in Laos? Vacanza non significa più solo andare in ferie. Una volta non si poteva parlare di vacanza senza una macchina piena, il traffico in autostrada ed il passare le giornate su di una sdraio in spiaggia. Oggi le cose sono cambiate, per molte persone responsabili andare in vacanza è un’azione ragionata, in cui oltre a quello che piace si valuta come farlo senza danneggiare l’ambiente che ci circonda.
Il tempo della vacanza diventa l’occasione per conoscere una meta ed il suo ecosistema, proprio il concetto da cui prende origine il pescaturismo, una pratica ormai parte integrante del turismo.
Ittitirismo e pescaturismo
Innanzitutto bisogna distinguere due attività, che possono essere confuse tra loro: l’ittirurismo ed il pescaturismo. L’ittiturismo è una forma di turismo abbastanza classica, in cui al centro c’è la conoscenza del mare, della cucina a base di pesce e magari il soggiorno presso case di pescatori.
Il pescaturismo rientra invece in pieno nelle pratiche del turismo esperienziale. Il viaggiatore non solo viene a conoscenza dell’ecosistema marino e della vita quotidiana legata al mare, ma prova lui stesso ad uscire in barca per provare in prima persona cosa significa pescare e come deve essere fatto.
La pesca in Laos
Il pescaturismo rappresenta così un approccio turistico sostenibile che favorisce l’interazione diretta tra pescatori e visitatori, promuovendo la conoscenza della cultura marina e la valorizzazione delle risorse locali. Questa sinergia contribuisce alla conservazione degli ecosistemi marini, alla sensibilizzazione ambientale e al sostegno economico delle comunità costiere.
Insomma una buona pratica del turismo. Una parte del mondo che si presta ottimamente ad una vacanza dedicata alla pesca è il sudest asiatico, attraversato dal quel grande fiume ricco di pesca che è il Mekong.
In Laos le specie ittiche riconosciute sono quasi cinquecento, la pesca è un’attiva fondamentale per la sussistenza di gran parte della popolazione. Tuttavia la maggior parte dei laotiani si dedica alla pesca senza farne una professione, ma come un modo per trovare una fonte di sostentamento nel tempo libero. In questo contesto, il pescaturismo è uno strumento che il viaggiatore può usare per entrare in contatto diretto con la popolazione, scoprendo le abitudini, la cultura e la vita quotidiana. Inoltre pescaturismo in Laos, significa godere degli stupendi paesaggi fluviali che il paese offre.
Dove fare pescaturismo in Laos
Visto i numerosi corsi d’acqua che troverai in Laos, sono molti i luoghi in cui fare pescaturismo: ovviamente il primo a cui viene spontaneo pensare è il Mekong, ma ci sono anche il lago Nam Ngum a nord di Vientiane, dove potrai noleggiare una barca, oppure il fiume Nam Song a Vang Vieng.
Sempre nel nord abbiamo poi il fiume Nam Ou, che bagna la splendida Nong Khiaw, mentre se vuoi un’esperienza più avventurosa puoi dirigerti nel centro del paese e fare pescaturismo sul Xe Bang Fai. In Laos il pescaturismo è ai suoi inizi, quindi dovrai affidarti a delle realtà locali.
Non c’è pesce senza spine
Un modo più semplice è quello di prenotare la tua esperienza di pescaturismo in Laos direttamente online, per esempio su siti come GetYourGuide. In questo modo sarai sicuro di fare un’attività nel rispetto delle norme locali e soprattutto eco-sostenibile.
Infatti il Laos sta da anni vivendo delle problematiche nel mondo della pesca legata alla costruzione di dighe. La tua quindi non sarà solo un’esperienza per rendere la tua vacanza più interessante, ma una vera e propria conoscenza dell’umanità legata alla pesca, con le sue bellezze e le sue difficoltà. Un vero viaggio nel Laos.