Una delle zone del Laos meno citate dalle guide turistiche è sicuramente la provincia di Bolikhamsai, la cui capitale Paksan sorge alla confluenza del Nam San con il Mekong. Si tratta di una tra le province più recenti del Laos, essendo stata costituita nel 1986 con territori in precedenza appartenenti alle province di Vientiane e Khammuane. Tuttavia Bolikhamsai si trova in una posizione di grande importanza geografica, attraversata com’è dalla principale strada del Laos, la N.13 che unisce nord e sud del paese, confinante con Thailandia e Vietnam e situata a sud di Phonsavan e della Piana delle giare.
Per questi motivi la maggior parte dei turisti che si ferma a Paksan lo fa come una tappa del viaggio che da Vientiane porta verso altre mete come il famoso loop, che lambisce la provincia, o le 4000 isole, pur non mancando come vedremo anche delle attrattive locali. A differenza di Thakek e della provincia di Khammuane il turismo non si è molto sviluppato dalle parti di Paksan, qui non troverete tour o trekking e l’ufficio informazioni cittadino non sarà di grande aiuto. Tuttavia la cittadina offre alcune comode guesthouse, dei buoni ristoranti ed una popolazione molto cordiale.
Come detto un elemento di grande rilievo è la posizione della provincia, il che rende importante la sua rete stradale. Percorrendo la strada N.8 diretta in Vietnam si possono ammirare alcuni tra i paesaggi laotiani più belli, mentre farà molto piacere sapere che sono stati intrapresi i lavori per migliorare la strada che permettere di raggiungere Phonsavan senza passare da Vientiane. Per quanto riguarda la via verso la Thailandia va notato come quello di Paksan sia uno dei pochi posti di confine sprovvisti (per ora) di un “ponte dell’amicizia” e della possibilità di visto all’arrivo in Laos.
Cosa vedere a Paksan e nella provincia di Bolikhamsai
Nonostante sia di recente costituzione come entità provinciale, questa parte di Laos ha avuto una Storia lunga e travagliata, spesso legate alle Thailandia che ne assunse di fatto la sovranità nel 1836. Poco dopo quell’epoca la provincia, insieme a quella di Xieng Khouang, venne di fatto spopolata per via delle invasioni di bande cinesi. Dopo il trasferimento di una parte della popolazione sull’altra riva del Mekong, i siamesi fondarono Paksan per dare un rifugio agli ultimi superstiti. Interessante poi notare come oggi Bolikhamsai ospiti una nutrita minoranza religiosa protestante.
Wat Phabath: una delle più importanti attrazioni della provincia, sulla strada N.13 a circa 80km da Vientiane. Si tratta di un tempio recente, costruito nel 1993 sul luogo dove trovata un orma gigante (2,4 x 1,2m) che viene venerata come appartenente al Buddha. Ormai è tradizione che i viaggiatori sostino qui pregando gli spiriti di concedere un cammino senza problemi.
Wat Phonsane: si tratta di un altro tempio di rilievo della provincia, adagiato sul Mekong, dove si dice una volta il Buddha si sia fermato per consumare i suoi pasti. Nell’ultimo giorno della quaresima buddhista qui si possono ammirare i fuochi d’artificio in occasione della festa di Bang Fai Phayanak, solitamente a metà ottobre. Un buon luogo per ammirare lo spettacolo è Ban Hai.
Le rapide sul fiume Yong: decisamente poco conosciuto al turismo internazionale il circuito che inizia al km 99 della Strada N.13, presso il villaggio di Ban Yang Kheua di etnia Meui dove un progetto neozelandese sta costruendo una struttura per alloggiare. Da qui potrete raggiungere il fiume e navigarne le rapide, per poi fare trekking, nuotare e tornare in barca a Ban Yang Kheua.
Phou Khao Khouay National Protected Area: un’area protetta estesa per oltre 2mila km quadrati tra le provincie di Vientiane e Bolikhamsai. All’interno il famoso punto di osservazione di Ba Na, dove ammirare la fauna selvatica tra cui i pochi (almeno in questa zona) elefanti del Laos rimasti. All’interno dell’area protetta sono presenti anche le cascate di Tad Leu, Tad Xai e Tad Xang.
Nam Kanding National Protected Area: altra area protetta molto interessante, situata nei pressi del villaggio di Pakkading, circa 40km ad est di Paksan. La scarsa densità abitativa ne fa un luogo davvero incontaminato, dove la flora e la fauna regnano sovrane. Qui troverete anche un centro dove sostare magari in occasione di un’avventurosa navigazione sul fiume Nam Kading.