Quando si viaggia è sempre buona cosa informarsi almeno un po’ sul paese che si sta visitando. Il rischio, altrimenti, è quello di cadere nella categoria più becera di turismo, sballottati da un villaggio vacanze ad un aeroporto senza alcun contatto con la realtà locale.
Capire la Storia del paese visitato permette di capire anche alcune dinamiche che altrimenti resterebbero incomprensibili. Evitando quindi di accettare miti stereotipati, che possono portare a scambiare situazioni di povertà drammatica per una “sana vita a contatto con la natura secondo i ritmi tradizionali”. Il Laos è ancora poco conosciuto e la scoperta del suo passato permette di viaggiare in maniera consapevole, che non significa noiosa.
Il libro di Grant Evans
Un libro molto interessante per varcare la soglia del tempo laotiano è A Short History of Laos: the land in between scritto da Grant Evans studioso di antropologia all’Università di Hong Kong. Va detto subito che per approfondire la conoscenza della storia asiatica è quasi indispensabile saper leggere l’inglese, non esistendo praticamente libri in italiano sull’argomento. Ci sono e ci sono state eccezioni, basti pensare ad un Giorgio Borsa, ma nella nostra lingua l’editoria è avara di saggistica di buon livello dedicata al Sud-Est asiatico. Per fortuna internet rende disponibile a tutti una cultura troppo spesso confinata nelle riviste universitarie e riservata agli specialisti.
Il libro di Grant Evans è estremamente scorrevole e si concentra soprattutto sulla Storia contemporanea del Laos. Una delle caratteristiche dei saggi che trattano il passato di questa regione del mondo è considerare i fatti storici a partire dall’arrivo degli europei. In realtà la natura stessa delle fonti non permette una conoscenza ottimale di un ampio periodo storico dell’Asia. Quest’opera non fa eccezione e su circa 250 pagine solo 40 sono dedicate alla Storia laotiana precoloniale, soffermandosi più che altro sul regno di Lan Xang. D’altronde Evans si occupa di Storia contemporanea, campo che padroneggia estremamente bene.
L’autore, infatti, non si ferma al cliché di un Laos vittima dei paesi confinanti e dell’aggressione americana durante la Guerra del Vietnam. Evans, caso raro nella storiografia occidentale, guarda agli eventi con occhi laotiani, descrivendo nel dettaglio le reazioni della classe governante del Laos agli avvenimenti che avvolsero il paese con spire sempre più strette. Grazie a questo approccio figure come quella del Colonello Kong Le, autore di un colpo di stato neutralista nel 1960, non restano sconosciute. Per forza di cose la Guerra del Vietnam ha gran spazio nel libro, ma senza essere mitizzata in nessun modo, venendo invece analizzata per gli effetti che ebbe sul Laos e sul suo popolo.
La guerra civile del Laos
Evans fa inoltre luce sulle vicende della guerra civile laotiana, che vide l’etnia Hmong alleata agli USA contro i miliziani del Pathet Lao, evidenziandone gli effetti che perdurano ancora oggi. Dalle pagine del volume emergono dinamiche sociali non ancora del tutto esaurite, andando a sfatare il mito sin troppo semplicistico di un paese meraviglioso dove tutti vivono in pace con ritmi lenti e pacifici. In Laos le tensioni esistono, d’altronde stiamo parlando di un paese reale e non di uno spot turistico. Leggendo questo libro si può capire perché l’est del Laos parla vietnamita, il nord è di fatto cinese mentre ad ovest non si capisce bene dove sia il vero confine con la Thailandia.
Il sud-est asiatico è in pieno fermento, nonostante gli stereotipi, ed il Laos è sempre più inserito in un contesto di sviluppo delle grandi rotte commerciali della regione. Vientiane sta crescendo a vista d’occhio e le autorità cercano investimenti esteri. Libri come quelli di Evans permettono di capire meglio la realtà che ci circonda, soprattutto quella di un paese di cui si parla poco come il Laos.
Clicca qui per acquistare questo libro su amazon, disponibile sia in versione cartacea che in e-book A Short History of Laos: The Land in Between