Hmong del Laos, una minoranza senza fortuna

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Uno degli aspetti più interessanti del Laos è la sua composizione etnica. I circa 50 gruppi etnici censiti ufficialmente sono genericamente indicati come lao loum (lao delle pianure) lao song (lao delle montagne) e lao theung (lao delle colline). I hmong sono tra tutti il gruppo etnico che abita le aree più elevate del Laos settentrionale, in particolare la provincia di Xieng Khouan, dedicandosi ad un’agricoltura di sussistenza basata sulla tecnica del bruciare le aree da coltivare, spostandosi periodicamente verso altre terre da mettere a coltivazione. Il passato dei hmong non è stato facile e non sempre esserlo nemmeno il presente.

La storia dei hmong del Laos

Secondo alcuni studiosi i hmong avrebbero avuto origine lungo le sponde del Fiume Giallo, venendo sempre più spinti verso la Cina sudoccidentale. A partire dal XVI secolo, ossia al tempo della dinastia Qing, i hmong lasciarono anche queste terre per sfuggire all’avanzata dell’etnia han in costante espansione ed alla ricerca di terre da coltivare, finendo col diffondersi in tutto il sudest asiatico. Una massiccia ondata migratoria si ebbe poi tra XIX e XX secolo, quando la Cina meridionale venne sconvolta dalla rivolta dei Taiping, diventando il più recente gruppo etnico a stabilirsi in Laos, trovando posto nelle zone più impervie.

L’arrivo dei hmong in Laos, discriminati in Cina dove erano chiamati col termine dispregiativo miao, si inserì in un contesto di rapporti etnici complicati e dove la messa in schiavitù dei lao delle colline da parte dei lao delle pianure è ancora oggi in Laos un tema delicato. Durante l’epoca coloniale francese i hmong si ribellarono per il carico fiscale e per il tentativo di controllare la coltivazione dell’oppio, attività fondamentale per la loro economia. Guidati da Pa Chay Vue, hmong vietnamita e figura messianica, i hmong tentarono addirittura, insieme ad altre minoranze, di creare un proprio stato di fatto indipendente.

Il dramma per i hmong venne tuttavia durante la Guerra del Vietnam quando scelsero, non senza divisioni interne, di schierarsi dalla parte sbagliata. Guidati dal generale Vang Phao i hmong combatterono al fianco dell’esercito statunitense, condividendo il destino di altre minoranze come quella dei Brao. La sconfitta americana significò per i hmong la necessità di abbandonare precipitosamente il Laos ora che i comunisti del Pathet Lao erano giunti al potere. La diaspora che seguì il 1975 portò i hmong a diffondersi fino in Guyana. Numerosi hmong si stabilirono nei campi profughi in Thailandia, molti arrivarono negli Stati Uniti.

I hmong oggi

Oggi le comunità hmong più importanti si trovano in Minnesota ed in California, soprattutto nell’area di Fresno. Nonostante la loro partecipazione alla guerra non dichiarata che gli Stati Uniti hanno condotto in Laos con l’obiettivo di colpire i vietcong vietnamiti, devastando a causa dei bombardamenti numerose zone del Laos e della Cambogia, i rapporti con le autorità americane non sono mai stati semplici. Vang Phao era infatti ritenuto guidare la resistenza hmong rimasta in Laos, una resistenza divenuta diplomaticamente scomoda e che non è chiaro se sia cessata nemmeno dopo la morte del generale avvenuta nel 2011.

Con l’amministrazione Trump le cose sono ulteriormente peggiorate a causa della firma di alcuni provvedimenti che prevedono il rimpatrio per i rifugiati che si macchiano di crimini. La situazione ha creato un vero e proprio limbo per i rifugiati hmong e le loro famiglie in quanto il governo laotiano rifiuta di accettare il rimpatrio dei hmong americani, cosa che ha spinto gli Stati Uniti ad applicare sanzioni verso il Laos ed altri paesi che rifiutano di collaborare come la Birmania. Il rimpatrio dei hmong condannati in Laos oltre a dividere le famiglie metterebbe secondo numerosi analisti gli stessi rimpatriati in pericolo di vita.

La situazione della diaspora hmong si è recentemente complicata anche in Thailandia, dove dal 2007 sono state sospese le attività dell’Alto commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati rendendo di fatto clandestini illegali tutti i nuovi richiedenti asilo. Le autorità thailandesi hanno poi proceduto con la chiusura di alcuni campi di rifugiati, come quello di Huay Nam Khao, ricollocandone gli abitanti in altri paesi tra cui gli Stati Uniti. La diaspora hmong dal Laos, che è stato invitato dalle Nazioni Uniti al rispetto dei diritti umani delle sue minoranze, sembra tuttavia non fermarsi. Le sofferenze dell’etnia hmong sembrano senza fine.

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