Bolaven, le cascate del paradiso

bolaven plateau in laos

Quando si pensa al Laos subito la mente corre a Luang Prabang ed al suo mercato notturno, poi ci si ricorda di Vientiane, la piccola capitale che gioca a fare la grande metropoli. I viaggiatori che hanno già avuto modo di percorrere le polverose strade del Sud-Est asiatico strizzeranno quindi l’occhio a VangVieng, oppure alle 4000 isole.

Tuttavia il Laos non è solo questo, ma molto di più e diverse zone del paese sono a ricordarlo con la loro estrema bellezza. Tra queste il Bolaven Plateau, altipiano di origine vulcanica situato in gran parte nella provincia di Champasak, stretto tra i monti Annamiti, confinanti con il Vietnam, ed il Mekong. I fiumi qui sono tanti e formano innumerevoli cascate, la principale attrazione turistica dell’altipiano che si eleva tra i 1000 ed i 1350 metri d’altezza.

Il Bolaven Plateau

Le cascate del Bolaven Plateau si stagliano in uno scenario naturale mozzafiato, come l’impressionante Tad Fane, sulla strada tra Pakse e Paksong, dove due corsi d’acqua si uniscono per fare insieme un salto di oltre 100 metri. Poco distanti ci sono le cascate di TadYuang, facilmente raggiungibili e con la possibilità di fare dei pic-nic nell’area attrezzata.

Sempre nei pressi, distante circa due chilometri dalla strada principale, c’è la cascata di Tad Cham Peealla quale si può arrivare a piedi, ma facendo attenzione al sentiero che in alcuni punti può diventare pericoloso. Questa cascata è molto amata per le pozze in cui rinfrescarsi nuotando. Sebbene la zona delle cascate sia facilmente raggiungibile da Pakse, si consiglia l’utilizzo di una guida per non perdersi nella folta vegetazione.

Ancora più a sud

Chi volesse addentrarsi nella parte più selvaggia del meridione laotiano, dovrà assolutamente andare in cerca delle cascate situate nei pressi di quello che fu il sentiero di Ho Chi Minh, nella zona compresa tra Attapeu e Paksong, in gran parte dichiarata protetta e tra le più belle del Laos. La cascata più spettacolare è quella di TadKatamtok, la più larga di tutto il Bolaven Plateau, alla quale si arriva da Attapeu dopo più di 10km di strada polverosa.

Ancora meno turistiche sono le cascate gemelle del sentiero di Ho Chi Minh, ideali per un tuffo nell’acqua fresca, se non fredda. Il modo migliore per visitare tutte le cascate è forse quello di affittare una moto e percorrere le strade della regione, non sempre comode ma comunque immerse in panorami che da soli valgono la pena dell’impresa.

Il caffè di Bolaven

Tuttavia il Bolaven Plateau non offre solo cascate a chi voglia visitarlo. La zona è famosa anche per la sua produzione di caffè, introdotta al tempo della colonizzazione francese. I francesi fecero infatti dell’altipiano un importante centro di produzione oltre che del caffè anche della gomma, insieme a numerose altre colture destinate sia al consumo interno che all’esportazione.

Il Bolaven Plateau fu teatro anche di rivolte contro i colonizzatori intraprese soprattutto dalle minoranze locali come i laven, che danno il nome all’altipiano, gli Alak, i Katu ed i Suay. Proprio la variegata componente etnica, sebbene oggi i lao siano diventati la maggioranza, costituisce un motivo d’interesse per visitare la zona. Sostare in villaggi come Tad Lo e Tad Alang, può rivelarsi un’esperienza molto piacevole.

Il Laos quindi non è solo Luang Prabang ma un paese dalle infinite attrazioni, tra cui le cascate di Bolaven che emergono dalla foresta come una vera e propria porta per il paradiso. Non vi resta che armarvi di macchina fotografica, allacciare il casco e partire sulla vostra moto alla scoperta di una delle parti più belle del Laos.

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