7 cose da non perdere a Vientiane

cose da fare nella capitale del laos

Avete in programma un bel viaggio nella magnifica cittadina Vientiane, capitale dello stato asiatico di Laos? Difficile però orientarsi e capire cosa vedere delle molte zone della città, perciò vi facilitiamo il compito e vi consigliamo 7 cose che i turisti di Vientiane devono visitare e non perdere.

Tra l’altro, per chi crede nell’astrologia, la capitale del Laos è consigliata ai segni di fuoco: secondo Oroscopissimi, l’oroscopo del sagittario del 2022 prevede che i nati sotto questo segno, avranno un anno molto buono dal punto di vista economico e finanziario e un forte desiderio di scoprire cose nuove e mete lontane. Quindi, cari sagittari che state leggendo, perché non concedersi un bel viaggio con il partner o anche da soli?

Lo stato che ospita la cittadina Vientiane, Laos, è all’interno dell’Asia sud-orientale, al cui confini si trova il Myanmar, il Vietnam, la Cambogia e la Thailandia. Tra i tre stati che costituivano l’Indocina francese, Laos è il meno sviluppato e il più misterioso: dopo quindici anni di isolamento sta ricominciando ad aprire le frontiere: rimane così il fascino di uno stato, in prevalenza montuoso, con una popolazione dallo stile di vita ancora tradizionale.

I luoghi che consigliamo di vedere di Vientiane

Vientiane è la città più popolosa del Laos ed è situata lungo il corso del fiume Mekong, all’interno di un’ansa. Si trova a 230 km a sud di Luang Prabang, a confine con la Thailandia (provincia di Nong Khai). Di seguito vi indichiamo brevemente le nostre 7 mete che davvero non puoi perdere a Vientiane.

1. Simbolo della capitale, il Pha That Luang (La Grande Stupa Dorata) è un enorme tempio religioso, il più importante di Laos, situato a 4 chilometri dal centro cittadino. Voluto dal sovrano Ashoka per diffondere il buddismo attraverso l’invio di diversi monaci, distrutto e ricostruito più volte, è caratterizzato da una stupa dorata alta 45 metri. Quest’ultima, realizzata con una forma piramidale, è costituita da tre livelli.

2. Accanto al tempio di Pha That Luang, si trova quello di Wat That Luang Neua, costituito da alte colonne, con una stupenda scalinata d’ingresso, con i suoi interni ricchi di decorazioni. Ai suoi lati troviamo una statua di un Buddha sdraiato e alcune altre che lo raffigurano nella tipica postura del Bhumisparsha Mudra sotto un enorme Fico Sacro.

3. Consigliamo un altro tempio, sempre nelle vicinanze degli altri due: il Wat That Luang Neua, all’epoca utilizzato come residenza ufficiale del Patriarca Supremo, con due statue del Buddha in posizione eretta. Il frontone anteriore del tetto presenta un lavoro di stencil dorato altamente elaborato, come anche l’interno decorato con colori vivaci.

4. Ci sono proprio parecchi templi a Vientiane, ma suggeriamo di vedere ancora lo Haw Phra Kaew, che fu uno di quelli più importanti e venerati del Regno di Lan Xang, costruito nel 1565 dal sovrano Setthathirath per custodire il Buddha di Smeraldo, l’immagine sacra più rilevante della Thailandia.

5. Il Patuxai Laos, “Il Monumento alla Vittoria”, si trova nel viale principale di Vientiane, un monumento dedicato ai caduti delle varie guerre, che hanno afflitto il Paese nel corso del XX secolo. Curioso è che sia una sorta di replica dell’Arco di Trionfo parigino. Le differenze riguardano il numero di archi, quattro, e la sua altezza (poco più alto) e la parte più alta è dotata da un’architettura tipicamente orientale.

6. Per assaporare l’atmosfera della città, merita visitare il Talat Sao Morning Market, in cui trovare tessuti artigianali, stoffe, gioielli, mentre per i prodotti locali, come pesce, verdura e preziose spezie, come erbe medicinali, il Khua Din Market è il posto dove andare.

7. Suggeriamo infine il Buddha Park Vientiane, uno splendido parco situato lungo il corso del fiume Mekong, in cui si possono ammirare oltre 200 statue del Buddha e di divinità della mitologia Induista. L’arista Luang Pu Bunleua le realizzò nel 1958, prima di scappare in Thailandia, dove nel 1978 realizzò un parco simile lungo la sponda opposta del Mekong, in provincia di Nong Khai.

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